rosa marasco vincitrice
La vincitrice mostra l’attestato

Venerdì 11 ottobre 2019 alle ore 18:00 si inaugurerà la mostra personale di Rosa Marasco, vincitrice del del Secondo Concorso di Pittura “I Cittadini incontrano l’Arte” con l’opera “ASCOLTO”.

ROSA MARASCO

Romana. Già parallelamente agli studi scolastici e poi universitari, Rosa, con curiosità e passione, sperimenta numerose tecniche artistiche.
A questo oggi affianca l’insegnamento  di disegno e pittura a bambini e adulti in uno studio d’arte privato a Grottaferrata RM. Partecipa inoltre a progetti di carattere artistico nella Scuola Pubblica.

La pittrice ha partecipato, raccogliendo numerosi consensi, a diverse Mostre d’Arte. Ci piace ricordare la partecipazione  alla Seconda edizione del Concorso di Pittura “I Cittadini Incontrano l’Arte” 2019, proposto dall’Associazione Culturale Test’Art, curato da Annacarla Merone e organizzato da Alberto Codini e Olga Spadaro.
L’iniziativa di Test’Art di indire tale concorso si prefigge non soltanto di avvicinare il visitatore comune all’arte, rendendolo protagonista attraverso la votazione diretta dell’opera preferita, ma altresì di premiare il vincitore con una Personale.

Oggi Rosa Marasco con l’opera “Ascolto”, vede premiata tale scelta da parte dei visitatori che l’hanno eletta al primo posto per l’edizione de “I Cittadini Incontrano l’Arte” 2019.

LA MOSTRA PERSONALE DI ROSA MARASCO

Con questa Mostra, Test’Art, Le offre l’occasione per poter presentare i suoi lavori e il suo percorso artistico.

La Marasco, con queste opere ci racconta il fluire della sua esperienza pittorica. Questa è costituita essenzialmente dalla ricerca, attraverso la conoscenza e l’osservazione delle emozioni e degli stati d’animo della condizione umana. Punta al raggiungimento di un ideale di bellezza, intesa come sublimazione della purezza, dell’armonia. L’artista fa come una “messa a fuoco” degli stati d’animo umani, spesso in contrapposizione tra loro, per vederli culminare, per l’appunto, nell’armonia.

Il ricorrente “tema angelico” viene interpretato non già dal punto di vista religioso, bensì come modello di perfezione. Come se si vedesse in esso la trasfigurazione della condizione umana. E l’artista stessa, per farci avere una più facile chiave di lettura del suo lavoro artistico, ha fatto un paragone che ci sembra calzante.

“Come in un coro vocale, ogni singola voce non deve tendere a farsi ascoltare da sola ma a raggiungere assieme alle altre voci, una unica espressione di perfezione, quindi di armonia.”

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